Autore: Giorgio Oprandi (Lovere, 1883-1962)
Data: 1915 circa
Tecnica e supporto: olio su tela
Dimensioni: 118x94 cm
Inventario: Proprietà del Comune di Lovere, in deposito presso la Galleria dell'Accademia Tadini, DEP 4
Autore: Giorgio Oprandi (Lovere, 1883-1962)
Data: 1915 circa
Tecnica e supporto: olio su tela
Dimensioni: 118x94 cm
Inventario: Proprietà del Comune di Lovere, in deposito presso la Galleria dell'Accademia Tadini, DEP 4
Oprandi dipinge Il figlio di Caino nella prima metà del secondo decennio del Novecento. Marco Lorandi (1987) lo ha accostato a Il Rimorso (Bergamo, Seminario Vescovile Giovanni XXIII), esposto nel 1913 all’Accademia Carrara: anche se Il Rimorso sembra precedere il dipinto ora a Lovere, le due tele hanno in comune la gamma cromatica scura e un certo accademismo indagato soprattutto nel nudo maschile. Sullo sfondo di una distesa di corpi riversi senza vita si staglia una figura femminile che allontana un bambino dalle braccia protese dell’uomo ritratto di schiena, in un’interpretazione dell’umanità in conflitto, che aderisce al linguaggio tardo simbolista. Nel titolo e nelle pose delle figure, soprattutto quella femminile, l’opera riecheggia I figli di Caino, celebre dipinto di Giulio Aristide Sartorio, oggi disperso.
Interessante è l’interpretazione come allegoria del primo conflitto mondiale, che viene proposta, nell’agosto 1916, sulle pagine della rivista “Emporium”: «La immane tragedia che da due anni insanguina l’Europa ha ispirato al giovane pittore loverese Giorgio Oprandi il quadro che riproduciamo in tricromia, con questo titolo. L’Oprandi ha tradotto con efficacia una visione di dolore e di sangue, dove, in un ambiente di strage, appaiono personificati l’antico spirito fratricida che getta l’uomo contro l’uomo, e l’eterno spirito dell’amore umano, che ancora una volta piange di indicibile dolore e di immensa pietà. √à un quadro nobilmente concepito e dipinto con delle delicatezze di toni non comuni» (Cronachetta artistica 1916).
Il figlio di Caino – esposto alla Galleria Pesaro nel 1921 e alla Prima Mostra Nazionale d’Arte Sacra di Bergamo del 1946 – è stato depositato dal Comune di Lovere presso l’Accademia Tadini nel 1968.
Silvia Capponi
Fotografia di G. Bonomelli
Per saperne di più:
Cronachetta artistica. Il figlio di Caino di G. Oprandi, in «Emporium», vol. XLIV, n. 260, agosto 1916, p. 160.
M. Lorandi, Giorgio Oprandi, Grafica e Arte Bergamo, Bergamo 1987, p. 83.
Mostra individuale di Giorgio Oprandi, catalogo della mostra, Alfieri & Lacroix, Milano 1921.
Prima Mostra Nazionale d’Arte Sacra, catalogo della mostra, S.E.S.A., Bergamo [1946]