Il gruppo della lettera (Il segreto, o La giovane sposa)

Autore: Manifattura di Meissen, da un modello di Michel-Victor Acier (Versailles, 1736 - Dresda, 1799)

Data: 1774-1775

Tecnica e supporto: porcellana dipinta e dorata

Dimensioni: h. 24,8 x 19,5 x 13 cm

Inventario: H 9

A partire dal 1733, la Manifattura di Meissen era stata diretta dallo scultore Johann Joachim K√§ndler, la cui lunga attività (fino alla morte, nel 1775) aveva impresso alla fabbrica un preciso indirizzo, garantendole il primato in Europa. Dopo la parentesi della Guerra di Successione austriaca (1740-1748) e della Guerra dei Sette anni (1756-1763), la necessità di adeguare i prodotti della manifattura sassone al nuovo orientamento di gusto impresso dalla Francia anche attraverso la manifattura concorrente di Sèvres aveva imposto uno sforzo. A questo scopo due artisti, il formatore Johann David Elsasser, poi direttore, e il pittore Johann Cristoph Hummitzsc erano stati inviati nel 1764 a Parigi per aggiornare il repertorio di incisioni (già nel 1743 il Gabinetto delle incisioni contava 343 stampe registrate come opera di Watteau), disegni e sculture da adottare come modelli. Lo scopo principale del viaggio era quello di individuare un da affiancare all’ormai anziano K√§ndler. Grazie alla mediazione dell’incisore Johann Georg Wille, la scelta era caduta su Michel Victor Acier.

Trasferitosi a Meissen, Acier contribuiva a rinnovare il repertorio, affiancando ai gruppi a soggetto mitologico o satirico scene caratteristiche del gusto “borghese”. Anche la rappresentazione delle figure rinuncia all’impatto decorativo dei tessuti tesi in ampi volumi e a favore di una più puntuale imitazione della moda contemporanea sia nella tipologia degli abiti, che registrano puntualmente la riduzione del panier e l’introduzione della robe à la polonaise, sia nel repertorio decorativo, più aderente al vero. Acier basava i suoi lavori su incisioni in rame e su bozzetti di Johann Eleazar Zeissig, dal 1770 membro e dal 1773 direttore della Accademia Reale di Dresda. Nel 1774 l’assunzione del nuovo direttore, il conte Camillo Marcolini-Ferretti (in carica fino al 1814) avrebbe sancito il nuovo corso.

Il “Gruppo della lettera” (ma il titolo originale sembra essere “Das Geheimnis, or Die Junge Braut”, Il segreto, o La giovane sposa) sarebbe stato realizzato insieme al suo pendant, La prova d’amore (“Die Lebenspr√ºfung or Liebesurakel”) proprio nel periodo tra il 1774 e il 1775. La descrizione manoscritta di Acier chiarisce il soggetto: “Deus groupes èbauchès à la fin de Décembre Dernier. Le premier est composè de deux jeunes filles galàment ajoustées devant un autel à l’antique, sur quoy est posé une cassolette avec les attributs de l’amour, à leur pieds sont deux tourterelles qui de bechent, ce groupe représente (Instruction à l’Amour” ou (C’est ainsi que l’amour decouronne). Le moule est marqué, E 70. […] Le pendant, est une jeune personne ajustée dans le m√™me gout appuyée sur un piedestal, sur quoy est un Vase à l’antique. Elle tient une fleur dans sa main qu’elle éparpille pour tirer le sort de son amant s√ßavoir s’il est aimé. Il est assis à ses pieds, et tint une guirlande de fleurs, ce groupe à pour titre (epreuve d’amour) Sous ces deux groupes il y a des pieds à part pour les recevoir, fait avec des ornements dans le gout antique ! le moule est marqué E. 71.

Il gruppo mostra due giovani donne, vestite con moderne robes à la polonaise à coquelucon (ringrazio Gian Luca Bovenzi per la lettura dell’abito), teneramente abbracciate davanti ad un basamento sul quale poggia la faretra di Cupido, mentre la lettera cui fa riferimento il titolo è appoggiata a terra, a destra. Davanti, a sinistra, un roseto e due colombe completano l’allegoria matrimoniale. Il basamento all’antica (assente nell’esemplare dell’Accademia Tadini) sarebbe stato modellato da Schönheits nel 1775.

La marca dipinta sotto la porcellana Tadini (due spade incrociate e stella) consente di riferire il gruppo al periodo Marcolini (1774–1814, Danckert 1980, pp. 267-271, n. 8); allo stesso periodo – come mi suggerisce Ilaria De Palma – potrebbe risalire la versione del Victoria & Albert Museum a Londra. Sono più tarde le versioni conservate a Roma, Pinacoteca Capitolina (L. Melegati, in Pinacoteca Capitolina 2007, scheda n. 41), e quelle passate sul mercato antiquario (ad esempio Davies Antiques, Lotto n. 328, in coppia con The Bethrotal, Lotto n. 329).

Il gruppo è riprodotto insieme al suo pendant tra i Contouren di Johann Friedrich Elsasser, un repertorio di incisioni a soli contorni commissionato per documentare i modelli prodotti nella fabbrica di Meissen, forse con l’intento di favorire l’acquisto di riproduzioni di opere d’arte a chi non poteva permettersi le porcellane (Clarke 1988, p. 25, nn. 26-27 e illustrazione aa p. 66).

Marco Albertario

Bibliografia

L. Danckert, Manuel de la porcelaine europèenne, Fribourg 1980

T.H. Clarke, Johann Friedrich Elsasser’s Engravings of the “Academic” and Marcolini Periods, 1785-1792, in “Keramik-Freunde der Schweiz/Bulletin des Amis Suisses de la Ceramique, Mitteilungsblatt”, 103, January 1988.

L. Mitchell, Meissen collectors catalogue, Woodbridge 2004

L. Melegati, in Pinacoteca Capitolina. Porcellane europee e orientali, Milano 2007, scheda n. 41

 

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