La porcellana di Parigi – Mercanti, decoratori e manifatture anonime
Manteau au vase antique
1. Tazza à litron con bestiame; piattino con pecora, 1802-1810, porcellana, H 113
Tazza à litron e piattino con veduta di porto, 1802-1810, porcellana, H 93
L’obbligo di marcare le porcellane, istituito dal Consiglio del Re nel 1766 per tutelare la Manifattura Reale di Sèvres, è abolito nell’ultimo decennio del Settecento secolo in conseguenza della liberalizzazione delle attività commerciali. Per una corretta interpretazione dell’assenza della marca, occorre anche tenere presente che all’interno di un intero servizio non tutti i pezzi venivano necessariamente marcati; e, ancora, alla “seconda scelta” non veniva apposto alcuna marca. Molti fabbricanti, inoltre, non marcavano le porcellane destinate ad essere decorate al di fuori della manifattura.
Alcune manifatture parigine, come ad esempio Deuster, non marcavano i loro prodotti ma permettevano che portassero la marca del decoratore o del venditore. “Manteau au Vase antique” era un negozio parigino di porcellane, attivo dal 1802 al 1810. Benché generalmente la marca del rivenditore consistesse nella scritta per esteso, l’iscrizione “Manteau” sotto due tazze e i piattini dipinti a monocromo suggerisce di ricondurli a questo ambito.
Ilaria De Palma