La Religione

Autore: Antonio Canova (Possagno, 1757 - Venezia, 1822)

Data: 1786-1787

Tecnica e supporto: terracotta, cera e legno

Dimensioni: 55x37x25 cm

Inventario: F 14

La Religione, modellata intorno al 1786-1787, è il bozzetto originale per la colossale figura in marmo prevista da Antonio Canova per la tomba di Clemente XIII nella basilica di San Pietro, scolpita tra il 1783 e il 1792.

Il dono della preziosa terracotta rappresenta la gratitudine dell’artista per il volumetto che Faustino, figlio del conte, gli aveva dedicato, pubblicato a Venezia nel 1796: come scrive Antonio D’Este al conte Tadini, possedere un bozzetto originale era un privilegio che pochi potevano vantare. Promessa al conte Tadini fin dal 1795, sarebbe stata spedita, dopo molte dilazioni a causa della difficoltà nei trasporti, solo nel 1808.

Il bozzetto in argilla era stato evidentemente approntato fin dal 1786-1787 in vista dell’esecuzione della monumentale figura destinata al monumento papale; era ancora in terra cruda nel settembre 1795: infatti in una lettera il conte Tadini fa riferimento ad una scultura appena cotta, ma non ancora “accomodata”, il che gli suggerisce un arguto gioco di parole (“perché per salvarsi l’anima è necessario di avere perfetta la religione, perciò come anche questa cosa dipende da lei io glie la lascio sulla coscienza. Perfezioni la Religione, o sarà eretico”: Carteggio 2010, n. 1). Ritengo che con quest’ultima espressione si alludesse alla necessità di stuccare alcune crepe dovute all’essiccazione e alla cottura, e soprattutto alla mancanza della mano sinistra che durante il restauro del 2002 si è scoperto essere modellata in cera rossa. Credo che l’autore dell’intervento sia da identificare in Antonio D’Este, almeno a prestar fede a quanto gli scriveva il Conte nell’agosto 1803: “Io bramo che ella gli abbia fatto il braccio di cui mancava” (Carteggio 2010, n. 21).

La figura, modellata nell’argilla in modo molto rapido, mostra la velocità con la quale Canova procedeva all’esecuzione dei bozzetti per fissare le proprie “idee” o “invenzioni”, Lo conferma la preziosa testimonianza del suo segretario, Melchiorre Missirini, che registra l’animazione e il trasporto dello scultore intento a modellare di notte, a lume di candela.

La solenne figura in marmo aggiunta alla tomba papale, penalizzata da condizione di luce poco felici, era stata molto criticata. Era stato proprio Faustino Tadini, sulla base degli appunti ricevuti da Antonio D’Este, a suggerirne una puntuale interpretazione iconografica. La Religione indossa l’abito sacerdotale ebraico descritto nell’Antico Testamento, ma regge una croce, simbolo della fede cattolica, mentre il velo che lascia scoperto il volto, innovativo rispetto all’iconografia tradizionale, testimonia il coraggio della professione di fede e si ispira probabilmente a San Paolo (Seconda lettera ai Corinzi, 3, vv. 13-18).

Il bozzetto canoviano di Lovere si può ora ammirare nel nuovo allestimento che valorizza anche il basamento originale, un fusto di colonna dipinto di bianco con borchie dorate, in pendant con il Giudizio di Paride di Filippo Tagliolini.

Marco Albertario

Cinzia Parnigoni, Arte R.O.S.A. Restauro, 1991.

Antonio Canova, Venezia, Museo Correr, 21 marzo-1 novembre 1992.

Settecento lombardo, Milano, Palazzo Reale,1° febbraio – 28 aprile 1991.

Canova. L’ideale classico tra scultura e pittura, Forlì, Musei di San Domenico, 25 gennaio – 21 Giugno 2009.

Canova. Eterna bellezza, Roma, Museo di Roma. Palazzo Braschi, 9 ottobre 2019 – 15 marzo 2020.

Canova: Sketching in Clay, Washington, The National Gallery of Art, June 11 – October 9, 2023; Chicago, The Art Institute, November 19, 2023–March 18, 2024.

“Sala delle sculture

Vi sono in questa sala varj oggetti di scultura, fra i quali meritano particolar attenzione:
Un Ercole che sbrana il leone Nemeo, mezzo rilievo in marmo, di scalpello greco.
Un Nerone fanciullo busto in marmo del quale ne sono due altri simili: uno nel museo Vaticano di Roma, e l’altro nel Real Borbonico di Napoli.
Una testa di un Fanno ridente, in terra cotta, trovato in Calabria l’anno 1794.
Testa di un fanciullino, in marmo.
II modello in plastica della statua della Religione, che poi Canova scolpì pel monumento del Pontefice Clemente XIII Rezzonico.”

 

Luigi Tadini, Descrizione generale dello Stabilimento dedicato alle Belle Arti in Lovere dal Conte Luigi Tadini cremasco, Milano 1828.

Bibliografia

G. Pavanello, in L’opera completa del Canova, presentazione di M. Praz, apparati critici e filologici di G. Pavanello, Milano 1976, p. 95 scheda 43.

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P. Mariuz, in Il Neoclassicismo in Italia da Tiepolo a Canova, catalogo della mostra a cura di F. Mazzocca, E. Colle, A. Morandotti, S. Susinno (Milano, Palazzo Reale, 2 marzo-28 luglio 2002), Milano 2002, pp. 518-519 scheda XV.11

G. Pavanello, Il monumento funerario di Clemente XIII, in Clemente XIII Rezzonico. Un papa veneto nella Roma di metà Settecento, catalogo della mostra (Padova, Museo Diocesano, 12 dicembre 2008 – 15 marzo 2009), a cura di di A. Nante, C. Cavalli, S. Pasquali, Cinisello Balsamo 2008, pp. 208-227.

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Carteggio, a cura di M. Albertario, in Antonio Canova nelle collezioni dell’Accademia Tadini [Quaderni dell’Accademia Tadini 2] a cura di M. Albertario, Milano 2010.

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Io Canova. Genio europeo, catalogo della mostra (Bassano del Grappa, Museo Civico, 15 ottobre 2022 – 26 febbraio 2023), a cura di M. Guderzo, B. Gudi, G. Pavanello, Cinisello Balsamo 2022, p. 270 n. 94.

Canova: Sketching in Clay, exhibition catalogue (Washington, The National Gallery of Art, June 11 – October 9, 2023; Chicago, The Art Institute, November 19, 2023–March 18, 2024) edited by C.D. Dickerson III, E. Bowyer, with A. Sigel, E. Nelson, New Haven and London, 2023.

C.D. Dickerson III, E. Bowyer, A Passion for Clay, in Canova. Sketching 2023, p. 38.

A. Sigel, Reading Canova’s Hand, in Canova. Sketching 2023,  pp. 229-232, 241.

E. Nelson, Cherished Gifts in Clay, in Canova. Sketching 2023, pp. 248-250.

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