Madonna con il Cristo morto (Vesperbild)

Autore: Girolamo da Treviso (Girolamo Strazzaroli di Aviano, Treviso 1451- Treviso 1497)

Data: 1480 circa

Tecnica e supporto: Tempera e olio su tavola

Dimensioni: 77x87 cm

Inventario: P 23

Legato Luigi Tadini, Lovere 1829.

“249. S. Sebastiano trapassato dalle freccie , in campo d’oro. Opera di Giovanni Bellino, il cui nome è scritto ai piedi del Santo, in tavola. Fu dipinto prima che avesse appreso 1’arte di colorire a olio.

250. La Madonna seduta sul sepolcro col figlio morto sulle ginocchia. Opera di Gerolamo da Treviso, il cui nome leggesi sotto il sepolcro , in tavola.”

Luigi Tadini, Descrizione generale dello Stabilimento dedicato alle Belle Arti in Lovere dal Conte Luigi Tadini cremasco, Milano 1828.

Il dipinto, firmato “hieronimus Tarvisio pinxit” sul cartellino ai piedi del sarcofago marmoreo va restituito a Gerolamo Strazzaroli da Aviano. La tavola fu acquistata in data ignota dal conte Luigi Tadini. Al momento non sono conosciute la provenienza antecedente e le sue vicende antiche.

Caratterizzata dalla massa gessosa e sproporzionata delle due figure protagoniste, schiacciate verso il basso con il sarcofago che si accorda malamente nella presa dello spazio, la tavola evidenzia un momento di transizione nel passaggio stilistico del pittore, non ancora orientato verso gli aggiornamenti belliniani della pittura veneziana. A fronte di una Vergine tozza e dell’evidente errore anatomico del suo braccio destro, con l’attacco della spalla in scorcio che non torna rispetto al volume evidenziato dal manto verde, nel paesaggio Gerolamo dimostra una maggior dimestichezza.

In una tipica veduta dell’entroterra veneto, con il ponte a destra che attraversa il corso fluviale similmente alla Madonna con il Bambino dello stesso Gerolamo al Museo di Belle Arti di Budapest, si staglia un abitato fortificato che attraversa tutto l’orizzonte, parallelamente alle nuvole calligrafiche che abitano il cielo: a sinistra le tre croci sul Golgota ricordano il carattere sacro del dipinto, mentre la Gerusalemme ideale al centro del panorama assume le sembianze della città cintata ispirata a quelle del territorio padovano.

Circa la datazione, la critica è solita datare la Pietà alla soglia del 1480: Giorgio Fossaluzza (1990, p. 546) sottolinea “una ancora secca definizione dei volumi, delle forme piuttosto angolose, corrisponde poi un impianto monumentale, complesso ed articolato, una apertura spaziale di derivazione belliniana, pur con qualche piacevole indugio descrittivo nel domestico paesaggio castellano”, mentre Giovanni Valagussa (in I restauri del Tadini 2000, pp. 80-81,  n. 23), pone l’accento sui debiti verso la cultura mantegnesca e Alvise Vivarini, anche grazie all’invio in San Francesco a Treviso della Sacra Conversazione di Alvise (oggi alle Gallerie dell’Accademia di Venezia), dipinta nello stesso 1480. Più recentemente è stata proposta una cronologia sul 1495-1497 (Allegri, Mazzotta 2018, pp. 86-87, 132, n. 13), in corrispondenza alla fase estrema del pittore; tuttavia, a parere di chi scrive è preferibile una sistemazione sul 1480 circa.

Interessante la ricerca cromatica nella figura della Madonna che, a contrasto col corpo latteo del Cristo, presenta uno scacchiere tra la tonalità verde del manto e la cromia lilla della veste, su cui il pittore costruisce, con un grafismo dall’esito titubante, la volumetria dettata dalle pieghe delle gambe.

Luca Brignoli

11940, Milano, M. Pellicioli;

1990-1991, Bergamo, A. Sangalli;

2018, Bergamo, Roberta Grazioli;

2025, Bergamo, Caterina Ferrari.

Vesperbild. Alle origini della Pietà di Michelangelo, Milano, Castello Sforzesco, Castello Sforzesco, Sale dell’Antico Ospedale Spagnolo, 13 ottobre 2018 – 13 gennaio 2019.

Fonti

L. Tadini, Descrizione generale dello Stabilimento dedicato alle Belle Arti in Lovere dal Conte Luigi Tadini cremasco, Milano 1828, p. 46 n. 250.

L. Tadini, Descrizione generale dello Stabilimento dedicato alle Belle Arti in Lovere dal Conte Luigi Tadini cremasco, Bergamo 1837, p. 61 n. 250.

Catalogo della Galleria Tadini in Lovere, Lovere 1903, p. 9 n. 23.

E. Scalzi, Accademia di Belle Arti Tadini. Catalogo dei quadri esistenti nella Pinacoteca con note illustrative, Lovere 1929, p. 38 n. 23.

La Galleria Tadini. Lovere, a cura di G. A. Scalzi, Lovere 1969, p. 6 n. 23.

G. A. Scalzi, Guida alla Galleria Tadini, 2 volumi, Lovere 1992; vol. 1, Cenni storici; vol. 2, Guida, p. 13 n. 23.

Galleria Tadini. Guida rapida del visitatore, a cura di G. A. Scalzi, Lovere 1995.

Bibliografia

B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance. A list of the principal artists and their works with and index of places, Oxford 1932, p. 260.

M. Zocca, Girolamo da Treviso il vecchio, “Bollettino d’arte”, 1932, p. 395.

B. Berenson, Pitture italiane del Rinascimento. Catalogo dei principali artisti e delle loro opere con un indice dei luoghi, Milano 1936, p. 224.

L. Gallina, L’Accademia Tadini, 1957, pp. 14-15, 42.

B. Berenson, Pitture italiane del Rinascimento. Elenco dei principali artisti e delle loro opere con un indice dei luoghi. La scuola veneta, London/ Firenze 1958, p. 92.

G. Bordignon Favero, Una “Sacra conversazione” di Girolamo da Treviso il Vecchio, “Bollettino del Museo civico di Padova, 1965, p. 86.

G. Nepi Scirè, Appunti e chiarimenti su Gerolamo da Treviso il Vecchio, “Notizie da Palazzo Albani”, 1973, p. 28.

M. Lucco, Girolamo da Treviso, in La pittura in Italia. Il Quattrocento, Milano 1987, II, p. 649.

G. Fossaluzza, Treviso, in La pittura nel Veneto. Il Quattrocento, a cura di M. Lucco, II, Milano 1990, p. 541-572, alle pp. 546, 561.

M. Lucco, Girolamo da Treviso, in La pittura nel Veneto. Il Quattrocento, a cura di M. Lucco, II, Milano 1990, p. 750.

G. Fossaluzza, in Pinacoteca di Brera. Scuola veneta, Milano 1990, p. 465.

G.A. Scalzi, I restauri del Tadini, Lovere 2000, pp. 80-81.

G. Valagussa, I restauri del Tadini, Lovere 2000, pp. 80-81.

A. Serafini, Girolamo da Treviso, il Vecchio, in Dizionario Biografico degli Italiani, volume 56, 2001 (consultato on line).

P. Ervas, Un’aggiunta a Girolamo da Treviso il Vecchio, “Nuovi Studi”, 2012, pp. 130-132.

A. Allegri, A. Mazzotta, Vesperbild. Un percorso attraverso la mostra, in Vesperbild. Alle origini della Pietà di Michelangelo, catalogo della mostra (Milano, Castello Sforzesco, 13 ottobre 2018 – 13 gennaio 2019, ) a cura di A. Mazzotta, C. Salsi, Milano 2018, pp. 35-124, alle pp. 86-87 e 132 cat. 13.

A. Casero, M. Albertario, Scheda SIRBEC N. 18, Catalogo generale 00617252, 2013 e 2018.

M. Grosso, Col sacco a spalla: l’Accademia Tadini nei taccuini di viaggio di Giovanni Battista Cavalcaselle, in Jacopo Bellini, La Madonna Tadini. Studi e ricerche intorno a un restauro, a cura di M. Albertario, A. Mazzotta, Milano 2018, p. 46.

B.M. Savy, Per la fortuna critica dell’Accademia Tadini: gli appunti di Roberto Longhi, in M. Albertario, B.M. Savy, Il giovane Paris / Il giovane Longhi, Milano 2021, p. 182.

 

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