Autore: Manifattura parigina (Sèvres?)
Data: 1800 - 1801
Tecnica e supporto: porcellana biscuit
Dimensioni: 26 x 7 x 7 cm
Inventario: H 45
Autore: Manifattura parigina (Sèvres?)
Data: 1800 - 1801
Tecnica e supporto: porcellana biscuit
Dimensioni: 26 x 7 x 7 cm
Inventario: H 45
Il busto di Napoleone riprende un fortunato modello elaborato dallo scultore francese Simon Louis Boizot (Parigi, 1743-1809) che dal 1773 al 1800 dirige i laboratori di scultura a Sèvres creando tra l’altro una serie di ritratti. Benché l’assenza di marche non consenta di identificarla con certezza, si tratta di una manifattura certamente francese, probabilmente parigina e il riferimento a Sèvres appare plausibile. La recente esposizione dedicata alla manifattura (La Manufacture des Lumières. La sculpture à Sèvres de Louis XV à la Révolution, Cité de la Céramique, Sèvres, 16/09/2015 – 18/01/2016) ha evidenziato l’esistanza di una produzione di manufatti dedicata alla celebrazione dei protagonisti della Rivoluzione.
Il busto di Napoleone è in coppia con un secondo che ritrae il generale Jean Victor Marie Moreau (1763 – 1813) (H 44). Il busto era catalogato come Ritratto di Robespierre, ma l’Inventario giudiziale (1829) redatto alla morte del conte Tadini ha consentito di recuperare l’identificazione con il generale Moreau, compagno di Napoleone nella Campagna d’Italia (1796-1797) e suo sostenitore nei primi anni del consolato (1800-1801). Ritiratosi a vita privata, Moreau era stato successivamente coinvolto in un complotto contro Napoleone e arrestato nel febbraio 1804. Al complotto è dedicata una tra le più belle medaglie di Luigi Manfredini su disegno di Andrea Appiani. A uno specifico interesse per il personaggio sembra alludere la presenza nella biblioteca storica del conte Tadini del Recueil des interrogatoires subis par le général Moreau, des interrogatoires de quelques-uns de ses co-accusés, des procès-verbaux de confrontation, et des autres pièces produites au soutien de l’accusation dirigée contre ce général (A Paris: De l’Imprimerie Imperiale, Prairial an 12, 1804), raccolta degli atti processuali pubblicati dal Tribunel criminel et special del Dipartimento Seine-et-Oise: [K 43] ATL 2.II.14. La sua celebrazione, oltre quelle date, non avrebbe avuto significato.
E’ possibile che i due busti siano stati acquistati dal conte Luigi Tadini in occasione della sua partecipazione ai Comizi di Lione (tra il novembre 1801 e il gennaio 1802).
Il Busto del generale Moreau è stato restaurato nel 2018 con un contributo del dr. Marco Zanni.
Marco Albertario