Autore: Girolamo da Treviso (Girolamo Strazzaroli di Aviano, Treviso 1451- Treviso 1497)
Data: 1480 circa
Tecnica e supporto: Tempera e olio su tavola
Dimensioni: 100x52 cm
Inventario: P 16
Autore: Girolamo da Treviso (Girolamo Strazzaroli di Aviano, Treviso 1451- Treviso 1497)
Data: 1480 circa
Tecnica e supporto: Tempera e olio su tavola
Dimensioni: 100x52 cm
Inventario: P 16
1813 ante, Venezia, mercato antiquario; dal 1813 Crema, Collezione di Luigi Tadini; 1829 Lovere, Galleria dell’Accademia Tadini.
Legato Luigi Tadini, Lovere 1829.
“249. S. Sebastiano trapassato dalle freccie , in campo d’oro. Opera di Giovanni Bellino, il cui nome è scritto ai piedi del Santo, in tavola. Fu dipinto prima che avesse appreso 1’arte di colorire a olio.
- La Madonna seduta sul sepolcro col figlio morto sulle ginocchia. Opera di Gerolamo da Treviso, il cui nome leggesi sotto il sepolcro , in tavola.”
Luigi Tadini, Descrizione generale dello Stabilimento dedicato alle Belle Arti in Lovere dal Conte Luigi Tadini cremasco, Milano 1828.
Gerolamo da Treviso il Vecchio, interessante pittore della seconda metà del Quattrocento nel panorama dell’entroterra veneto, è un artista la cui carriera si può suddividere sostanzialmente in due: una giovinezza orientata verso Padova e lo stile squarcionesco, una maturità di stampo vivariniano, in cui tenta di digerire tardivamente la rivoluzione belliniana. A lungo la critica ha dibattuto sulla sua identità anagrafica, data la presenza di due pittori di nome Gerolamo a Treviso nel XV secolo: Gerolamo Strazzaroli da Aviano e Gerolamo Pennacchi. Alcuni studiosi hanno addirittura proposto di scorporare le due fasi stilistiche tra i due diversi pittori, fino a quando Giorgio Fossaluzza (1990, pp. 544-546) ha compiuto una serie di scoperte documentali in grado di sciogliere la questione, identificando il pittore in Gerolamo Strazzaroli da Aviano.
Acquistato a Venezia entro il 1813 dal conte Luigi Tadini per 40 lire, il San Sebastiano presenta una firma falsa “IOANNES BELLINUS”, apposta per ragioni di mercato nel XVIII secolo o all’inizio del XIX. Per questo motivo, nel catalogo della pinacoteca Tadini del 1828 è attribuito al maestro veneziano (“S. Sebastiano trapassato dalle freccie, in campo d’oro. Opera di Giovanni Bellino, in cui il nome è scritto ai piedi del Santo, in tavola. Fu dipinto prima che avesse appreso l’arte di colorire a olio”; Tadini 1828, p. 46, n. 249).
Ritenuto di scuola muranese da Gustavo Frizzoni (Catalogo 1903, p. 8, n. 16), il primo a proporre un’attribuzione a Gerolamo da Treviso il Vecchio – per comunicazione orale – fu Wart Arslan, ipotesi che ha trovato concorde la critica successiva (vedi Fossaluzza 1990, p. 547, in cui si “esprimono, finalmente, le capacità disegnative di Girolamo a servizio di una sintesi antonellesca avvertibile nella tornitura e levigatezza delle forme e nella più forte direzionalità verso la luce”).
L’entusiasmo verso Antonello da Messina e il suo San Sebastiano (1478-1479 circa), oggi a Dresda ma anticamente nella chiesa di San Giuliano a Venezia, è evidente nonostante la rigidità formale di Gerolamo: una difficoltà utile, comunque, a circoscrivere la cronologia della tavola di Lovere, collocabile al primo lustro degli anni Ottanta del Quattrocento, di certo precedente alla Pala del Fiore per il duomo di Treviso (1487).
Luca Brignoli
1813 ante, intervento non documentato.
1940, Milano, M. Pellicioli.
1990, Bergamo, A. Sangalli.
L. Tadini, Descrizione generale dello Stabilimento dedicato alle Belle Arti in Lovere dal Conte Luigi Tadini cremasco, Milano 1828, p. 246 n. 249.
L. Tadini, Descrizione generale dello Stabilimento dedicato alle Belle Arti in Lovere dal Conte Luigi Tadini cremasco, Bergamo 1837, p. 61 n. 249.
Catalogo della Galleria Tadini in Lovere, Lovere 1903, p. 8 n. 16.
E, Scalzi, Accademia di Belle Arti Tadini. Catalogo dei quadri esistenti nella Pinacoteca con note illustrative, Lovere 1929, p. 36 n. 16.
La Galleria Tadini. Lovere, a cura di G. A. Scalzi, Lovere 1969, p. 6 n. 16.
G. A. Scalzi, Guida alla Galleria Tadini, 2 volumi, Lovere 1992; vol. 1, Cenni storici; vol. 2, Guida, p. 13 n. 16.
Galleria Tadini. Guida rapida del visitatore, a cura di G. A. Scalzi, Lovere 1995.
F. Heinemann, Giovanni Bellini e i Belliniani, Venezia 1962, pp. 104, 298.
M. Lucco, Girolamo da Treviso, in La pittura in Italia. Il Quattrocento, Milano 1987, II, p. 649.
M. Lucco, La pittura del secondo Quattrocento nel Veneto occidentale, in La pittura in Italia. Il Quattrocento, Milano 1987, II, p. 166 n. 33.
G. Fossaluzza, Treviso, in La pittura nel Veneto. Il Quattrocento, a cura di M. Lucco, II, Milano 1990, p. 541-572, alle pp. 547, 561, 563.
M. Lucco, Girolamo da Treviso, in La pittura nel Veneto. Il Quattrocento, a cura di M. Lucco, II, Milano 1990, p. 750.
G. Fossaluzza, in Pinacoteca di Brera. Scuola veneta, Milano 1990, p. 465.
A. Casero, M. Albertario, Scheda SIRBEC N. 11, Catalogo generale 00617245, 2013 e 2018.
G. Fossaluzza, in Da Paolo Veneziano a Canova. Capolavori restaurati dalla Regione del Veneto 1984-2000, Venezia 2000, p. 92.
G.A. Scalzi, I restauri del Tadini, Lovere 2000, pp. 74-75.
G. Valagussa, I restauri del Tadini, Lovere 2000, pp. 74-75.
A. Serafini, Girolamo da Treviso, il Vecchio, in Dizionario Biografico degli Italiani, volume 56, Roma 2001 (consultato on line)
P. Ervas, Un’aggiunta a Girolamo da Treviso il Vecchio, “Nuovi Studi”, 2012, pp. 130-132.