Domenica 26 gennaio presso l’Auditorium Modernissimo di Nembro, ore 17.00
Presentazione del documentario “Gianluigi Trovesi – Ol Sunadùr” e del cd “TroveRemo”
81 di vita, 81 anni di musica vissuti a raccontare storie attraversando diverse epoche della scena musicale internazionale: dal bop con Franco Cerri al free jazz con Conny Bauer, dall’Orchestra di Ritmi Moderni della RAI all’Instabile Orchestra, le collaborazioni con Giorgio Gaslini ed Enrico Rava, fino ai suoi progetti in varie formazioni, dal duo con Gianni Coscia all’Ottetto. Senza dimenticare le incursioni nel Barocco e nella musica popolare. Tutto questo è Gianluigi Trovesi e tutto questo è raccontato in quasi un’ora di documentario.
Dalle umili origini a Nembro, un paese della bergamasca Valseriana, alle prime esperienze con la banda locale e in balera, quindi lo studio del clarinetto nel Conservatorio di Bergamo e l’inizio della carriera sulle orme del jazz degli anni Settanta e Ottanta, ma con un’attenzione particolare alla musica antica e alle tradizioni popolari.
Ma non è tutto. Domenica 26 gennaio presso l’Auditorium Modernissimo di Nembro, sotto l’egida del Comune di Nembro e l’organizzazione de Le 2 Rive del Jazz dell’Associazione Luigi Tadini, oltre alla proiezione del documentario “Ol Sunadùr” che Alberto Mondinelli, giornalista, e Silvia Berretta, videomaker, hanno dedicato alla sua vita musicale, Gianluigi Trovesi sarà protagonista, con il violoncellista mantovano Marco Remondini, anche della presentazione, con concerto, del nuovo cd “TroveRemo”.
“TroveRemo – Alla ricerca di ciò che non esiste” è un auspicio nella ricerca, attraverso sonorità mediterranee, delle “Origini”, dunque di Orfeo, degli Argonauti e della loro nave Argo (dalla quale proviene, tra l’altro, il legno del Cello e del Clarinetto). La musica ci porterà a girovagare nei Mari Nero e Mediterraneo… poi, un po’ ovunque, a spasso per il Tempo e le Emozioni. Il suono del progetto, squisitamente acustico verrà farcito, con parsimonia, da elementi elettronici.
Nel documentario “Ol Sunadùr” gli autori hanno voluto privilegiare lo stretto legame di Gianluigi Trovesi con il territorio bergamasco. Alla testimonianza di Riccardo Bergerone è affidato il racconto dell’importante carriera di Trovesi in giro per il mondo. Mentre con le altre interviste, dai musicisti Stefano Montanari, Marco Remondini, Stefano Bertoli e Gianni Bergamelli, al critico musicale Renato Magni, all’arrangiatore e compositore Corrado Guarino a Livio Testa di Clusone Jazz, per finire con l’ex sindaco di Nembro Eugenio Cavagnis si sono volute privilegiare delle voci locali. Il documentario si divide in due sezioni, la prima racconta la storia del musicista e dell’uomo Gianluigi Trovesi, la seconda i suoi principali progetti anche questi arricchiti da diverse testimonianze.
Per ulteriori informazioni: Alberto Mondinelli – info@theditor.it