“Venendo dalla valle Cavallina, appena si vede il lago d’Iseo, che si presenta allo sguardo Lovere e particolarmente lo Stabilimento dedicato alle belle arti, il quale si ritrova al cominciar del paese. √à questo un vasto fabbricato lungo 142. braccia milanesi. Il piano terreno è un alto porticato, sostenuto da pilastri bugnati, alti e larghi, nelle proporzioni dell’ordine dorico. Sotto ad ogni arcata avvi una bottega con camere superiori che hanno la vista sotto lo stesso portico, e verso il cortile, i soli tre archi di mezzo sono tutti forati, e danno ingresso all’interno ed al cortile del fabbricalo, i quali archi unitamente ad altri due formano un corpo di fabbrica sporgente mezzo braccio di Milano sulla strada, è che sostiene un intercolonnio di ordine jonico, su cui posa un maestoso frontispizio. Il restante della fabbrica è semplice, e sopra il cornicione si innalza un’attica, la quale viene a formare un terzo piano nascosto.Nell’ingresso si trova tosto la gran scala, che incomincia con un ramo grande nel mezzo e si divide in due altri di qualche minor larghezza uno per parte, sopra ciascun dei quali termina la scala che porta al piano nobile dello Stabilimento.
Salita la scala sì entra nella gran sala destinata ad Accademie e ad altre pubbliche feste.
In questa sala incomincia la galleria dei quadri, ed occupa altre dodici sale le quali formano il lato occidentale del fabbricato.
Nel percorrere queste sale, allorché si si trova nell’ultima verso ponente, sì vede da una porta la fuga di undici sale, nell’ultima delle quale avvi una finestra da cui si vede il lago ed il monte. Ciò forma un magnifico prospetto.”
Luigi Tadini, Descrizione generale dello Stabilimento dedicato alle Belle Arti in Lovere dal Conte Luigi Tadini cremasco, Milano 1828.