Un progetto di narrazione e cittadinanza attiva per far rivivere i nuovi spazi del Museo
L’Accademia Tadini è lieta di annunciare il lancio del progetto La Casa delle Storie, a cura di Marco Albertario, Giovanna Brambilla, Maria Grazia Panigada. Questa iniziativa unica invita la comunità loverese e dell’Alto Sebino a partecipare attivamente alla creazione di un’esperienza artistica e culturale attraverso la narrazione.
In un’epoca in cui il racconto e la condivisione delle esperienze personali sono più importanti che mai, il progetto si propone di dare voce a ogni membro della comunità, favorendo la riappropriazione degli spazi del Museo e creando un forte legame con il proprio territorio.
Chi può partecipare?
Questo progetto è aperto a tutti, dagli adolescenti ai novantenni, residenti a Lovere e nell’Alto Sebino. È rivolto a chi considera il museo un luogo attivo e desidera mettersi in dialogo con esso, portando il proprio vissuto. Non è richiesta alcuna conoscenza in storia dell’arte o competenze specifiche; basta avere voglia di ascoltare e di mettersi in gioco. Il progetto accoglierà un massimo di 40 partecipanti, selezionati per garantire una rappresentanza equilibrata di generazioni e esperienze diverse.
Come Funziona?
La presentazione del 9 novembre 2024 sarà il primo passo per raccogliere adesioni.
Dopo un laboratorio introduttivo alle tecniche di narrazione, i partecipanti esploreranno il museo per identificare le opere con cui si sentono in sintonia. Successivamente, ognuno lavorerà su un oggetto personale che crei un legame con l’opera scelta, per poi sviluppare un racconto da condividere con la comunità.
La Mostra finale
Il progetto si concluderà con una mostra che metterà in dialogo le opere della collezione con gli oggetti personali dei partecipanti, rendendo il museo un luogo di incontro e condivisione. La mostra sarà realizzata nei nuovi spazi recuperati della Galleria dell’Accademia Tadini, grazie al finanziamento di Fondazione CARIPLO nell’ambito del progetto “Accademia Tadini: un museo aperto”.
Dove?
La sede del progetto è l’Accademia Tadini di Lovere.
Perché Partecipare?
È fondamentale far comprendere l’importanza di questo progetto: un museo non è solo un deposito di opere, ma un luogo al servizio di tutta la comunità. Vogliamo creare un senso di appartenenza, in cui le storie personali si intrecciano con la collezione del conte Tadini. Ogni oggetto scelto rappresenta un legame che noi ci proponiamo di rendere visibile e straordinario attraverso questa mostra.
Informazioni utili
L’adesione al progetto è gratuita, grazie al finanziamento di Fondazione CARIPLO, nell’ambito del progetto “Accademia Tadini: un museo aperto”. Le adesioni saranno raccolte a novembre, con selezioni a gennaio. Gli incontri di narrazione si svolgeranno tra febbraio e maggio, mentre la mostra finale si terrà nell’autunno 2025.
Come Partecipare
L’Accademia Tadini invita tutta la comunità loverese e dell’Alto Sebino a partecipare e contribuire a questa celebrazione collettiva della memoria e dell’identità. Non è richiesta alcuna competenza specifica in storia dell’arte, ma solo il desiderio di interagire e condividere il proprio vissuto.
Invia la tua candidatura mandando una mail a tadinilacasadellestorie@gmail.com o chiamando la Segreteria dell’Accademia Tadini al numero +39 035 962780, oppure compila il modulo di iscrizione al link qui a lato.
Impegno per il progetto
Per maggiori informazioni contatta la Segreteria inviando una mail a tadinilacasadellestorie@gmail.com o chiamando il numero +39 035 962780, oppure compila il modulo di iscrizione al link qui a lato.
Il nostro team
GIOVANNA BRAMBILLA
Giovanna Brambilla è una storica dell’arte con una passione per i musei e l’educazione al patrimonio. Ha dedicato la sua carriera a rendere l’arte accessibile a tutti, creando esperienze uniche per visitatori di ogni età e provenienza. Con una lunga esperienza nella GAMeC di Bergamo, ha sviluppato programmi innovativi per coinvolgere il pubblico e costruire ponti tra arte e comunità. Oggi, come libera professionista, continua a condividere la sua expertise attraverso progetti, corsi, momenti di formazione e pubblicazioni, esplorando temi come musei e pubblico, l’arte e il benessere, la giustizia, l’idea d’inferno, il lutto e la nascita.
Giovanna è anche docente all’ITCTS Vittorio Emanuele II, e insegna in alcuni Master legati proprio a arte e cultura presso la Business School de Il Sole240re, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, la Cultural Welfare Center – CCW School.
Per saperne di più puoi curiosare qua:
https://www.linkedin.com/in/giovanna-brambilla/
https://law.academia.edu/GiovannaBrambilla
https://www.facebook.com/giovanna.brambilla.75/
MARIA GRAZIA PANIGADA
Maria Grazia Panigada ha iniziato ad occuparsi di teatro dopo la laura in Lettere, approfondendo, in particolare, i rapporti fra teatro e educazione. Negli anni ha realizzato progetti formativi teatrali ed eventi culturali e spettacolari con il coinvolgimento di numerose realtà del territorio (nel 2023 è responsabile di Pioverà bellezza, progetto teatrale che ha coinvolto più di 1500 studenti delle scuole secondarie di I grado di Bergamo). Dal 2015 è direttrice artistica delle Stagioni di Prosa e di Altri Percorsi del Teatro Donizetti e del Teatro Sociale di Bergamo.
Da vent’anni conduce laboratori di teatro di narrazione rivolti a studenti, insegnanti e adulti. Dal 2010 ha sperimentato e si è specializzata sull’applicazione di questa competenza in ambito artistico, realizzando progetti fra gli altri presso la GAMeC e l’Accademia Carrara di Bergamo, la Pinacoteca di Brera a Milano, il Sistema Museale del Chianti Valdarno Fiorentino, le Gallerie degli Uffi zi a Firenze, il Comune di Cesenatico.
Questa esperienza ha dato vita al gruppo di lavoro Patrimonio di Storie con Silvia Mascheroni e Simona Bodo.
I progetti del gruppo sono documentati in www.patrimoniodistorie.it
DESY GAIONI
Desy Gaioni è neodiplomata all’indirizzo socio-sanitario “Ivan Piana” di Lovere, ha maturato durante il periodo di studi, un forte interesse e passione per l’arte, la scrittura, la psicologia e le relazioni con il pubblico, nutrendo il desiderio di dedicarsi a tali settori nella sua carriera lavorativa.
Il progetto “La Casa delle Storie” è, invero, la sua prima esperienza esterna agli studi, nonchè prima occasione per addentrarsi nell’ambiente di lavoro da lei ambito.