Oggi il movimento Madì conta circa settanta artisti distribuiti nei vari gruppi presenti in Argentina, Belgio, Francia, Germania, Italia, Stati Uniti, Ungheria, Venezuela e singole entità in Inghilterra, Slovacchia, Spagna, Svezia e Olanda (tutti in stretto collegamento fra di loro). Con il loro operare danno un’attuale ed originale testimonianza di come il Madi continui ad essere pensiero, sperimentazione, invenzione, una condizione di coscienza e conoscenza, rielaborazione di tecniche tradizionali e ricerca stimolante di forme e materiali nuovi, in rapporto con gli sviluppi della società contemporanea.
In mostra opere di:
Carmelo Arden Quin (nella foto, un’opera del 2003), Angelo Giuseppe Bertolio, Dominique Binet, Bolivar, Gaël Bourmaud, Jean Branchet, Jean Charasse, Elisabetta Cornolò, Franco Cortese, Marian Drugda, Mirella Forlivesi, Reale F. Frangi, Joël Froment, Aldo Fulchignoni, Yumiko Kimura, Alberto Lombardi, Gino Luggi, Enea Mancino, Jaildo Marinho, Vincenzo Mascia, Renato Milo, Giuseppe Minoretti, Mitsouko Mori, Judith Nem’s, Gianfranco Nicolato, Antonio Perrottelli, Marta Pilone, Gaetano Pinna, Giuseppe Rosa, Albert Rubens, J√°nos Sz√°sz Saxon, Philippe Vacher, Piergiorgio Zangara.
La mostra è stata realizzata dalla Galleria Marelia con il sostegno di Fondazione Credito Bergamasco.
Atelier del Tadini: da martedì a sabato, ore 15.00-19.00; domenica ore 10.00-12.00, 15.00-19.00. Ingresso gratuito.