Lovere per santa Maria era il titolo della mostra organizzata nel 1998 da Don Gino Scalzi, grande appassionato di Santa Maria in Valvendra, per sollecitare l’attenzione della comunità sulle necessità dell’edificio e del suo arredo. In parallelo, vincendo la propria abituale ritrosia, Don Scalzi dava alle stampe un volumetto, Santa Maria in Valvendra (uscito nel 1990 in prima edizione, nel 2009 in seconda edizione) nel quale raccoglieva i risultati delle ricerche da lui condotte sul monumento.
Per quanto riguarda lo studio degli aspetti storico-artistici, la monografia di don Scalzi rappresenta ancora una valida sintesi per la conoscenza di questo importante monumento. Il progredire degli studi e delle ricerche negli ultimi trent’anni ha portato però nuovi elementi di conoscenza sull’edificio e sulle opere che lo arricchiscono; altri elementi sono emersi nel corso della campagna di restauri condotta a più riprese tra il 1991 e il 2014.
Il programma del ciclo di conferenze che si presenta, in occasione del V centenario della consacrazione (2 agosto 1520), intende quindi integrare queste nuove acquisizioni e renderle disponibili al pubblico, ma anche aprire percorsi di ricerca che partendo da Santa Maria aprano prospettive di studio su alcuni aspetti della storia di Lovere non ancora indagati.
Le conferenze si svolgeranno sabato pomeriggio, alle ore 15.00, presso la Sala degli affreschi dell’Accademia Tadini, con ingresso da Piazza Garibaldi 5, Lovere.
Gli appuntamento di sabato 21 marzo e sabato 18 aprile sono rinviati a data da destinarsi per la sospensione delle attività culturali richiesta dal Governo e da Regione Lombardia per il contenimento dell’epidemia di Covid-19