Dal deposito alla comunità*
L’Accademia Tadini ha partecipato al Bando 1 Tutela del patrimonio storico-artistico 2024 indetto dalla Fondazione della Comunità Bergamasca, accreditandosi per la preselezione.
Al centro del bando due interventi concomitanti. Il patrimonio artistico esposto nelle sale dell’Accademia Tadini e conservato nei depositi è stato oggetto, negli scorsi anni, di un intervento di monitoraggio finalizzato alla redazione di schede conservative. L’intervento rientra nelle buone pratiche raccomandate dal Ministero della Cultura ed è stato concordato con la Soprintendenza archeologia, belle arti, paesaggio per le province di Bergamo e di Brescia (MIC|MIC_SABAP-BS_UO17|07/05/2024|0009396-P).
A partire da questo documento, la direzione effettua sopralluoghi per monitorare lo stato di conservazione delle opere, registrando eventuali fattori di degrado progressivo. E’ tuttavia necessario prevedere interventi di manutenzione straordinaria programmata ad opera di un restauratori professionisti, in grado di intervenire per garantire sulle cause di degrado progressivo ripristinando condizioni di conservazione ottimali e aggiornando le schede stesse. Questa buona pratica è stata messa in atto sistematicamente dal 2021, è stata già sostenuta dalla Fondazione della Comunità Bergamasca nel 2022 e si intende riproporla quest’anno sulle opere della collezione del Museo dell’Ottocento, riportate in museo dopo i lavori di restauro che hanno interessato la struttura nel 2023 e l’allestimento della mostra dedicata a Cesare Tallone.
Dal monitoraggio condotto nel 2024 insieme alla restauratrice Roberta Grazioli è emersa la necessità di intervenire su quattro opere della collezione:
* Pittore veronese, Ritratto di Girolamo Verità, olio su tela, 37×28,5 cm (P 77)
La tela è una copia parziale da un importante dipinto dei pittori Bernardino India (Verona, 1528 – 1590) e Orlando Flacco (Verona, 1527/1531-morto prima del 1593), Madonna con il Bambino, San Zeno e San Pietro Martire (Verona, Loggia del Consiglio) ed è l’unico ritratto conosciuto del poeta veronese.
* Pittore veronese, ambito di Orlando Flacco, Ritratto di Gian Matteo Giberti, vescovo di Verona (Palermo, 1495 – Verona, 1543), XVI secolo/ al verso: Madonna col Bambino e S. Giovannino, olio su tavola, 38,5×28 cm (P 363)
La tavola, dipinta su due lati, documenta i procedimenti operativi della pittura veronese ma soprattutto è ad ora il più antico ritratto noto di Gian Matteo Giberti, vescovo di Verona, ed è quindi un documento storico di grande importanza.
* Orazio Farinati, Deposizione di Cristo nel sepolcro, XVI secolo, ultimo quarto, olio su tela, 72×58 cm (P 81)
L’Accademia Tadini conserva un piccolo nucleo di opere del pittore veronese Paolo Farinati (Verona, 1524 – 1606) e di suo figlio Orazio (Verona, 1559 – 1616), pittore e incisore. Il dipinto è una delle tante variazioni sul tema del Compianto sul corpo di Cristo prodotto nella bottega e presenta una vivace gamma cromatica, resa illeggibile dalle vernici offuscate..
* Pittore italiano, Amore che fabbrica l’arco, copia da un famosissimo originale di Parmigianino, 128×63 cm (P 208)
Copia antica da un famosissimo dipinto di Parmigianino, la tela di buona qualità documenta la passione per il pittore emiliano nelle collezioni dell’Ottocento.
Le quattro opere sono attualmente conservate in deposito e richiedono un vero e proprio intervento di restauro. Il progetto è stato richiesto alla restauratrice Roberta Grazioli, e approvato dalla Soprintendenza.
Con il sostegno di:
Tre buoni motivi per donare:
- per migliorare lo stato di conservazione del patrimonio della Galleria attraverso interventi di manutenzione programmata inseriti in un più ampio progetto di valorizzazione;
- per contribuire al progetto di riallestimento del museo, costruendo un percorso che renda più agevole la comunicazione dei contenuti che lo rendono unico;
- per essere protagonista nella storia del museo e della comunità.
Come sostenere il progetto
La Fondazione della Comunità Bergamasca ha come elemento fondamentale della propria mission la diffusione della cultura del dono: questo è il motivo per cui, fra gli obiettivi dei bandi della Fondazione, oltre allo sviluppo dell’approccio progettuale e alla promozione del ruolo del privato nel sociale, è importante anche il coinvolgimento dei donatori a sostegno dei progetti. Per ottenere il contributo della Fondazione, le Organizzazioni dovranno coinvolgere la Comunità suscitando donazioni a favore della propria iniziativa pari al 10% del contributo stanziato.Solo quando il progetto avrà suscitato donazioni per il 10% del finanziamento indicato all’atto della preselezione, la Fondazione delibererà in via definitiva il proprio contributo.
I contributi dei sostenitori dovranno avvenire:
– tramite bonifico sui conti correnti della Fondazione, con l’indicazione esplicita del nome dell’Ente promotore – Fondazione Accademia Tadini, Lovere – e del progetto: Restauri in Accademia Tadini – Dal deposito alla comunità
– Intesa Sanpaolo Private IT15A 03239 01600100000137831
– BPER Banca IT40T 05387 11100000042728991
– Banco BPM IT63S 05034 11121000000029732
– mediante donazione online, accedendo al nostro sito www.fondazionebergamo.it e cercando i progetti che si desiderano sostenere (nelle sezioni Progetti in corso www.fondazionebergamo.it/progetti-in-corso/ oppure Dona: www.fondazionebergamo.it/fai-unadonazione/)
– utilizzando i bollettini postali precompilati (cui andrà sempre aggiunto nella causale il nome del progetto e/o ente promotore), da ritirare presso la nostra sede previo contatto telefonico, da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 15, con orario continuato.
La Fondazione si impegna a monitorare i progetti e a garantire ai donatori che le cifre erogate vengano attivamente utilizzate per perseguire gli obiettivi dichiarati.
Per saperne di più, scarica il modulo allegato.